Le piccole e medie imprese investono sempre più nel Web Marketing
Le piccole e medie imprese italiane tendono ad investire sempre di più sul digital marketing e sul web marketing. Una recente indagine messa a punto da Groupon ha scoperto che il 95% delle imprese del nostro Paese considera le attività di web marketing davvero molto importanti per accrescere il loro business. Sono stati gli ultimi 12 mesi ad avere un ruolo essenziale in questo senso, perché proprio in questo periodo di tempo è aumentato del 24% il budget che le aziende vogliono impiegare per effettuare promozione online dei loro prodotti e dei loro servizi che mettono a disposizione dei clienti.
Quali sono i social più utilizzati?
In media, il 99% delle aziende è presente su Facebook. Il social è praticamente un must per tutti (e questa percentuale è più alta anche della media globale, che si ferma a 95%). A seguire, con il 77%, troviamo Instagram (con una prevalenza di utilizzo in ambito B2C, ovviamente), mentre, con un po’ più di distacco, Twitter e LinkedIn si guadagnano entrambi il favore del 63% delle aziende.
Questo dato si rivela particolarmente interessante, soprattutto se consideriamo che in altri Paesi europei Twitter si è posizionato decisamente meglio, guadagnandosi il secondo posto in Francia, Germania e Spagna, e addirittura il primo posto nel Regno Unito. Per LinkedIn, invece, sembra comunque un ottimo risultato, considerando che, in ottica aziendale, ha iniziato la sua ascesa lievemente in ritardo (e se poi guardiamo al B2B, la percentuale sale al 78%).
Poco più della metà delle aziende è presente su YouTube (il 56%), ma ciò che stupisce un po’ di più è la parte bassa della classifica. Messenger e Google+ sono praticamente a pari merito, rispettivamente con il 38% e 37%, con buona pace di chi si chiedeva se il social di Big G fosse ancora in vita. A quanto pare lo è, e le aziende lo utilizzano di più rispetto a Pinterest (20%), altro social visual per eccellenza, e decisamente molto, molto di più rispetto a Snapchat, che raccoglie solo il 2% delle aziende.
Un ultimo highlight è infine la presenza del 37% delle aziende su WhatsApp.
L’importanza delle app
Il traffico da mobile è in crescita e ogni social network ha la propria app dedicata. Ogni aggiornamento offre numerose funzioni che permettono agli utenti di accedere a vari servizi senza mai dover lasciare la piattaforma (come nel caso degli Instant Articles di Facebook). Contenti embeddati, funzioni di ricerca in-app e chatbot sono alcune delle novità che i vari social mettono a disposizione per prolungare la permanenza degli utenti e sono una risorsa da coltivare e monitorare con attenzione.
I Vantaggi di essere Social
Il primo obiettivo perseguito dalle imprese che decidono di avventurarsi nel mondo dei social network consiste nella costruzione della cosiddetta brand awareness, ossia la conoscenza e la consapevolezza del marchio da parte del pubblico, e riguarda non solo la diffusione quantitativa ma anche la capacità di trasferire valori e di essere ricordati dai possibili clienti. La rete si dimostra sempre più adatta a questo scopo, considerando l’ingente numero di persone che oggi dichiara di usare questo tipo di app come uno dei propri principali canali di informazione.
Dai uno sguardo al nostro post “Marketing sui social“
Allo stesso tempo, la forte presenza sui social permette di lavorare su un altro punto focale per le aziende di ogni settore: la brand reputation, poiché anche se, come si dice, “non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”, di certo una buona considerazione da parte del pubblico può fare la differenza tra un prodotto che vende e uno che stenta a muoversi dagli scaffali. Non stupisce dunque che la reputazione aziendale sia indicata dall’83% delle società italiane come uno dei motivi principali del proprio sbarco sui social.
Ulteriore vantaggio offerto dai nuovi media è dato dalla possibilità di interagire con la community ottenendo feedback dai clienti, monitorando l’andamento dell’opinione pubblica sui propri prodotti e quelli della concorrenza ed eventualmente implementando programmi di social selling, in modo tale da poter ampliare il volume delle vendite andando oltre il proprio store fisico.